Alla fine tutti a festeggiare. Insieme. E prima, in tanti, a veder le partite trattenendo il respiro. Insieme. Forse non sono mancati eccessi nei festeggiamenti. Forse qualcuno si è chiesto il senso di quella euforia in tanta gente che non è solita ragionar di calcio e pallone. Forse qualcuno ha notato il troppo rapido passaggio tra l'indignazione per gli scandali e le accuse ai calciatori, e poi l'esaltazione trionfale degli stessi.
Tutto vero. Però ci piace vedere il positivo: i tanti ragazzi che hanno sofferto ed esultato insieme davanti allo schermo del Centro Giovanile, per esempio. La capacità di far festa insieme.
E' vero: se solo il calcio può riempire dopo mezzanotte strade e piazze dei nostri paesi di folla festante, qualche riflessione la si deve pur fare. Ma l'inattesa vittoria ai Mondiali è stata comunque occasione per sorridere un po' per gioire e festeggiare. E forse certe esagerazioni si spiegano con il fatto che forse di gioire e festeggiare oggi -nonostante le tante, troppe industrie del divertimento forzato- ce n'è gran bisogno.
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(Foto di Andrea Lapi, Buccoliero, Noferini) |
© il filo, Idee e notizie dal Mugello, settembre 2006