Firenzuola – Anche il quotidiano Il Corriere della Sera, nel suo inserto dedicato alle buone notizie, parla di Tatsuhiko Ozaki, conosciuto come Tatsu, il giapponese che a Firenzuola sta impiantando vigneti di Pinot Nero e di “Koshu” (articolo qui). In un articolo uscito martedì 16 Gennaio, la giornalista Lorenza Cerbini ricostruisce la storia di questo cittadino orientale, da sempre appassionato all’Italia, che ormai da dieci anni vive in Mugello.
Nell’articolo si racconta il suo progetto: creare una vigna di une Koshu, il vitigno coltivato alle pendici del monte Fuji e storicamente apprezzato come uva da tavola. Un vitigno arrivato in Giappone circa mille anni fa attraverso la Via della Seta e appartenente ai ceppi della vitis vinifera europea; che ora Tatsuhiko Ozaki conta di riportare a casa coltivandola nel terreno che ha acquistato tra Firenzuola e il passo del Giogo, in località Puligno, prima di Rifredo; una zona che per anni ha visto solo una casa di pietra, sempre spazzata dal vento.

Sul Corriere della Sera, Tatsu ricostruisce anche i suoi primi anni in Italia: trascorsi tra la Sicilia e Roma, fino all’occasione di trasferirsi in Toscana, dove ha lavorato come addetto all’accoglienza in cantina per la Fattoria Lavacchio, a Pontassieve. E poi il concretizzarsi del suo progetto a Firenzuola, dove per il momento ha impiantato barbatelle di Pinot Nero. Nel frattempo si è dedicato a reperire le barbatelle di Koshu, entrando in contatto con un collezionista di vitis vinifera di Bolzano e ottenendo la sua prima pianta. Poi, tramite altri contatti, ha ottenuto delle potature che, portate da un vivaista, sono diventate altre cento barbatelle. Intanto Tatsu continua a frequentare Firenzuola, felice di aver riportato la coltivazione della vite in un terreno a 720 venti metri di altitudine, che era abbandonato da decenni.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 16 Gennaio 2024
3 commenti
Bravo Giapponesino ,se il tuo esperimento avrà successo è segno che i vignaioli italiani non hanno mai capito nulla , è vero che ora si lega molto più la scelta del vitigno al tipo di territorio che abbiamo a disposizione ma a tutto c’è un limite . Buona fortuna .
Bravo Tatsu.
Finalmente ho capito che cos’era quella grande casa costruita a Puligno.
Avevo avuto qualche sospetto vedendo il terreno scosceso davanti alla casa, ripulito dalle erbacce e dalle pietre.
Bravo davvero.
Quando produrrai il tuo primo vino sicuramente sarò tra i primi ad assaggiarlo.
Seguirò con interesse la tua avventura.
Daniele
Voglio aggiungere che se davvero il Dottor Michele Lorenzetti, che è una persona in gambiissima ed un vero guru della enologia mondiale, collaborera’con te il risultato è assicurato e non può che essere ottimo.
Complimenti ancora.
L’intelligenza di chi si cimenta in una nuova impresa si vede anche dalle persone di cui si circonda.